Messaggio per la Quaresima
Messaggio per la Quaresima 2014
LE CENERI ci introducono alla Quaresima.
Nella Chiesa niente è senza senso e niente è superstizione: ogni gesto ha valore di salvezza.
Anche oggi, quando tutto è all’insegna della efficienza e della produttività, l’imposizione delle ceneri non è un segno fuori tempo, ma è un gesto che ci fa riflettere, ci obbliga a chiederci su questa vita, che cos’è, come la sto vivendo.
Le ceneri sono segno della precarietà di questa vita, dove tutto è provvisorio e tutto torna cenere, a meno che, con la fede, non passiamo dal provvisorio all’eternità.
L’uomo è chiamato a rinnovarsi, a convertirsi, a cambiare radicalmente. Questo il perché la prima lettura per tre volte ripete il verbo “ritornate”= CONVERTITEVI!
La Chiesa ha assunto le ceneri come segno di penitenza e ha dato al gesto dell’imposizione un significato di salvezza e di purificazione prima di vivere la Pasqua.
Oggi il sacerdote ci impone la cenere ripetendo le stesse parole che Dio rivolse al primo uomo dopo aver commesso un atto di autosufficienza: “ricordati, o uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai”.
Gesù nel Vangelo ci ricorda quali sono le opere religiose per vivere bene questo nuovo esodo verso la Pasqua: l’elemosina, la preghiera, il digiuno. Esse erano già nel codice giudaico, ma Gesù vuole che le viviamo con spirito nuovo, secondo la nuova giustizia del discorso della montagna.
Lo spirito nuovo che Gesù richiede è così riassunto:
– l’elemosina è la gratuità “non sappia la tua destra quello che …
– la preghiera è la confidenza: “quando pregate, dite “Padre nostro..
– il digiuno è l’autenticità: “quando digiunate non siate tristi come i farisei.
Sono tre atteggiamenti fondamentali che regolano tutto l’arco dei rapporti che la persona umana vive:
– gratuità con gli altri
– confidenza con Dio
– autenticità con se stessi
e su questi si basa una vera pratica religiosa, sono tre atteggiamenti che riconducono all’unità il vero culto di Dio.
Infine nella lettera di Paolo abbiamo un altro verbo importante: “Lasciatevi riconciliare”. La Pasqua che vivremo ci ricorda la pace tra Dio e l’uomo: riconciliamoci subito con Dio, con i fratelli e sorelle, con noi stessi: allora la quaresima ci preparerà benissimo alla Pasqua.
Il parroco p. Mariano.