Report del Consiglio Pastorale del 16 settembre 2014
Eccoci riuniti dopo le vacanze estive, ed assieme a Padre Mariano ci sono Rinaldo, Simone, Lorenzo, Claudio, Elisabetta, Giuseppe, Rosetta, Sonia, Rita, Stefano, Ambretta, Lucetta, Rossella con Mario, Mario e Roberto, Giulia Padre Desirée con Padre Jossif, e al suo primo ingresso nel Consiglio Pastorale Carla, che si è resa disponibile al nostro Centro di Ascolto ogni giovedì mattina a dare il suo supporto psicologico professionale come volontaria.
Iniziamo con il breve sunto della relazione tenuta dal Cardinale Vicario sul tema della iniziazione cristiana. Per essere cristiani, per generare e fare figli, si deve essere madre, ossia la comunità parrocchiale deve essere accogliente, paziente, piena di speranza, compassionevole permettendo ai propri figli di sentirsi a proprio agio. Troppi orfani ci sono nelle nostre Chiese, troppi parroci che sono piuttosto papà vecchio stile, magari anziani e senza voglia di mettersi in gioco, di esporsi. Il momento nel quale l’accoglienza si esplica di più è naturalmente nella celebrazione dell’Eucaristia, dove la Chiesa deve essere casa di tutti i parrocchiani. La sfida è riuscire ad inventarsi il modo di coinvolgere le famiglie anche dopo i sacramenti ai figli, il clima comunitario deve far sentire tutti un aiuto a tutti, far venire voglia di fermarsi e rimanere nella parrocchia. Il Vangelo entra nei cuori per attrazione, non per obbligo. L’oratorio è importante per far sentire la Chiesa vicina alle famiglie, occorre presidiarlo ogni domenica. La seconda parte della relazione del Vescovo vicario riguardava le indicazioni per i Catechisti.
Secondo punto importante all’esame del Consiglio Pastorale la lettera che Padre Mariano ha scritto alla comunità parrocchiale, già sul sito e prossimamente editata nel giornalino parrocchiale. Per inciso, con l’acquisto di una stampante dedicata sarà possibile risparmiare molti costi di pubblicazione, passando da 800 euro a soli 120 circa ad edizione Leggiamo assieme la lettera, e dopo l’esame dei fatti dell’anno, la festa di Luglio della Madonna e il forte senso di appartenenza alla Traspontina manifestato anche da chi si è trasferito ad altri quartieri, andiamo alla novità ed alla coraggiosa forte proposta per il 6° anno di Padre Mariano alla Parrocchia.
Raggiunto l’obiettivo umano di rafforzare l’amicizia tra i parrocchiani e far percepire Cristo negli altri, ora si vuole creare 10 piccole comunità domestiche, cioè 10 case disponibili ad accogliere un piccolo gruppo per leggere assieme il Vangelo, per parlarne e commentare, dire la propria idea, confrontasi senza scontrarsi ma con apertura e disponibilità al reciproco ascolto. Padre Mariano chiede ai presenti che ne pensano, se sia una idea valida, fattibile, se ne vale la pena o no.
Ci prepareremo tutti fino a Natale, e da gennaio a giugno proporremo ogni mese un incontro, leggendo il Vangelo, con l tema delle Parabole. Deve essere una preparazione seria ma semplice, senza professionisti nè preti in casa. Solo una cosa semplice può sperarsi duri nel tempo, se fosse troppo difficile o ambiziosa ci potremmo scoraggiare mentre ‘importante non è riuscire ma provarci, seriamente e semplicemente. Si ricorda l’esperienza dell’anno del Giubileo, con le riunioni nelle case così tanto apprezzate e così tanto rimpiante perché abbandonate una volta terminato il Giubileo. Non deve essere più così, si deve stabilire una abitudine che duri, strada per strada, palazzo per palazzo, sul territorio perché si possa conoscere i vicini, stabilire legami nuovi laddove adesso non ci si conosce.Per vedere presto le reazioni ed i giudizi su questa proposta fissiamo presto il prossimo Consiglio Pastorale, a martedì 7 ottobre sempre alle 19,30.