Consiglio Pastorale del 6 novembre 2017


Padre Mariano inizia illustrandoci un contenuto dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, in particolare quella che parla delle tentazioni degli operatori pastorali, tentazioni che possono arrivare a distruggere le missioni di evangelizzazione. Il primo imputato è l’individualismo, poi le crisi di identità che portano a cercare di essere “come tutti gli altri”. No all’accidia egoista, con la fuga dagli impegni che ci possono distogliere dal “tempo libero”, ma no anche al pessimismo sterile, perchè il Vangelo deve essere prima di tutto gioia, sfida a trovare il grano in mezzo alla zizzania. Ci troviamo in mezzo ad un deserto spirituale, dove si vive un progetto di società senza Dio. Bisogna uscire da ciò ed unirsi agli altri, superando sfiducia e paura, abbandonando i sospetti e l’atteggiamento difensivo. Altro grosso pericolo è la mondanità spirituale, che cerca la fama umana ed il proprio benessere anzichè la gloria di Dio. No alle guerre tra credenti, siamo una Chiesa ed una famiglia, e dobbiamo essere testimoni di fraternità, non di dispute e gelosie.
Detto ciò, padre Mariano ci informa delle condizioni in miglioramento del nostro carissimo vescovo Paolo Salvadagi, per molti giorni in terapia intensiva ed ora in lenta ripresa. Preghiamo per lui, mentre per la Cresima di domenica 19 novembre verrà a sostituirlo il vescovo Francesco Miccichè, carmelitano, con un incontro assieme ai ragazzi fissato al pomeriggio di giovedì 16.
Quanto al cammino pastorale di formazione indicato dalla prefettura, se l’anno passato ci siamo dedicati alla figura di Dio, quest’anno parleremo di Gesù e della sua presenza viva nella nostra vita. Ci sono 6 schede come base di lavoro e confronto, e assieme al gruppo delle catechiste si è pensato di proporre tale lavoro alle famiglie, con incontri aperti a tutti alle ore 12 della domenica un mese si’ ed uno no, e nel mese successivo eventi conviviali ristretti a un paio di classi del catechismo alla volta, dedicati ai genitori mentre i figli sono con le catechiste, con una cena comunitaria in coda alla riunione.
Il consiglio pastorale si chiude con l’analisi delle famiglie e dei ragazzi del nostro territorio parrocchiale, e dei problemi che sorgono oggi a causa dell’inesistenza di un patto educativo tra famiglia, scuola e parrocchia. Anche la figura dei nonni è importante per i ragazzi solo nell’età infantile, e già a partire dai 12 anni non sono più molto ascoltati.  La famiglie con gli adolescenti si sentono in difficoltà ed isolate, ed i ragazzi stessi essendo in crisi tendono ad isolarsi con forme di socialità al di fuori della famiglia. Da ciò la proposta di padre Mariano di richiamare le famiglie negli incontri della domenica sopra detti anche per parlare dei rapporti conflittuali coi figli.
Quest’anno infine il Corso Biblico, dopo 8 anni di cammino, troverà la conclusione con una sintesi di tutti i libri della Bibbia, e la visione di film associati al tema trattato. Sarà importante farne una buona pubblicità per invogliare chi si è finora perso questo stupendo viaggio di fede e cultura.

Giulia