Lo sportello di ascolto riapre..


Lo sportello di ascolto riapre alla Traspontina

Parla la psicologa agli Anziani

  Si riparte! quest’autunno un po’ lentamente: da fine settembre ad ottobre sempre di giovedì dalle 10 alle 12,15, una settimana sì e una no e poi da novembre, tutti i giovedì con lo stesso orario.

  Ci rivolgiamo a tutti  per continuare, con la partecipazione anche alla discussione teorica sul giornale, l’esperienza dello sportello di ascolto della Traspontina, di cui abbiamo parlato a giugno e che riteniamo sia stata positiva.

  Ma ora, vorrei rivolgermi anche a chi finora, non abbiamo ascoltato, né incontrato: sono gli anziani e le anziane del nostro territorio, cioè i depositari della memoria del quartiere e della storia del tempo che è passato.

  Forse, per alcuni anziani ci potrebbe essere un momento difficile per una difficoltà economica, una solitudine personale, una incomprensione familiare; fattori che  portano a sentirsi inutili e depressi, senza voglia di confidarsi, senza contatti e sostegni, condizioni a volte ingigantite da una città difficile e troppo grande, che isola e non agevola le relazioni.

  E’ utile e a volte necessario, avere un consiglio, un sostegno che faccia da stimolo a saper reagire o ad accettare alcune situazioni della vita.

  Del resto, essere anziani oggi è molto diverso da un tempo perché la società e la famiglia sono cambiate, si invecchia più tardi e si rimuove l’idea della morte, ma le persone anziane attraversano gli stessi interrogativi, le stesse paure, le domande e le ansie proprie di questa stagione della vita.

  Perché non provare, quando è necessario, a leggerle insieme e a dar vita ad alcune risposte? a ripensare alcuni giorni difficili guardandoli da un altro punto di vista, da un orizzonte più vasto e complessivo.

  Perché inoltre, non provare a riconoscerci quanto di importante abbiamo realizzato ed anche l’amore che abbiamo provato ed abbiamo avuto per noi? Quanto calore oggi possiamo ritrovare!

  Forse, diventare anziani significa giungere a completare un mosaico, fatto di colori e disegni diversi, il cui senso complessivo comincia ad essere più chiaro e leggibile solo nella terza età e dobbiamo provare a cercarlo.

  Ogni azione, ogni evento e comportamento possono cogli anni, assumere un significato più chiaro per ognuno; solo da anziani infine, si può comprendere il perché di molte cose, di cui un tempo non ci si dava spiegazione e grazie all’esperienza e alla forza interiore essere i pilastri su cui la società può posare e avere coesione e solidità.

  Nella terza età possiamo ancora coltivare progetti e speranze, piantare alberi e farli crescere, per trasmettere speranze e promesse di una  migliore cura del mondo, rientrando tutti in un progetto superiore.

Carla Borromeo

Roma, 15 ottobre 2014