E. Boaga: dal giornalino n° 8


Le Confraternite nella Traspontina

Dal giornalino n° 8 – giugno 2012

clip_image0021La prima notizia di una confraternita presso la chiesa dell’antica Traspontina risale agli inizi del secolo XVI. Infatti nel 1506 il parroco di Traspontina «portando il Viatico con un solo lume, il quale poi per il vento si spense, corsero i buoni uomini del vicinato e l’accompagnarono e così deliberarono di fare per l’avvenire». Il gruppo ben presto aumentò di numero e i Carmelitani della Traspontina concessero loro la cappella del SS.mo Sacramento «per meglio esercitarsi» nel loro ufficio. Nacque così, probabilmente nel 1510, la confraternita del SS.mo Sacramento e i confratelli scelsero il colore bianco della veste per imitare la cappa carmelitana. Nel 1594 il cardinale Pietro Aldobrandini, erigeva la confraternita dei bombardieri del forte e otteneva dai Carmelitani di costruire per essa la cappella dedicata a S. Barbara nella nuova chiesa della Traspontina. La confraternita svolgeva attività caritativa, distribuiva doti alle figlie bisognose dei soldati di Castello, faceva celebrare ogni giorno messe in suffragio dei commilitoni defunti e rallegrava le feste del Carmine con ripetuti spari a salve. Molti privilegi vennero concessi dai papi a questa confraternita, tra cui quello di liberare ogni anno due condannati: il primo in occasione della festa di S. Michele arcangelo e l’altro per la festa di S. Barbara. La confraternita venne sciolta nel 1798 e i suoi doveri vennero assunti dal corpo della artiglieria pontificia.

Non si conosce invece quando venne eretta formalmente la Confraternita del Carmine, la cui esistenza risulta almeno dalla prima metà del secolo XVII. Curava la solennizzazione della festa annuale della Madonna del Carmine e relativa processione.

Nel 1630 p. Andrea Leonardi istituì nel 1630 la confraternita di S. Alberto da Trapani, per solennizzare la festa del santo. I membri erano scelti tra gli allievi dello Studium generale dell’Ordine, che – con sede nel convento di Traspontina – aveva facoltà di conferire gradi accademici in filosofia e teologia

Della confraternita della Dottrina Cristiana non si hanno notizie sulla sua origine, ma certamente nel secolo XVIII presentava un’organizzazione catechistica fiorentissima e dal 1715 usò come aula e cappella l’oratorio costruito a fianco della chiesa di Traspontina. Curava anche la catechesi per i figlie dei militari e per i militari stessi in Castel S. Angelo. La confraternita venne sciolta con le vicende della giacobina repubblica romana.

In seguito, presso l’oratorio ebbe sede la confraternita del SS. Salvatore e S. Gabriele, fondata dal parroco p. Giovanni Battista con lo scopo di accompagnare i defunti al deposito di S. Maria della Conciliazione. Finalità che cessò anni dopo, quando ad ogni parrocchia si concesse di portare direttamente al cimitero i propri morti. La confraternita continuò, con nuovi statuti del 1852, ad esercitare altre opere pie verso i defunti. Non si conosce quando finì di operare, certamente però dopo il 1933.

Attualmente nella Traspontina è operante la confraternita dello Scapolare di Santa Maria del Monte Carmelo.  È nata su iniziativa di Stefano Ferracuti, insieme a Fabio Marconi e con l’appoggio del parroco di allora, P. Alberto Compagnucci, per rendere, nella processione annuale, in modo più solenne e degno il trasporto della venerata statua della Madonna del Carmine sul suo trono abituale. Nell’aprile del 2001 si iniziò a riunire un gruppo di 30 persone reclutate tra uomini legati in qualche modo alla Madonna della Traspontina. Nel maggio del 2001, con una Messa solenne presieduta dal priore generale P. Joseph Chalmers, si iniziò il cammino della confraternita che ebbe dallo stesso priore generale l’approvazione ufficiale, in data 19 maggio 2002, come associazione privata di fedeli con proprio statuto. Dal 2011 la confraternita è anche aperta alle donne. Esperienza indimenticabile per i confratelli è stata quella quando, nella processione in occasione del 750º anniversario del dono dello Scapolare, portarono la statua in piazza S. Pietro ove il beato Giovanni Paolo II l’incoronò. Negli anni successivi le processioni del Carmine sono state sempre più partecipate e il numero dei confratelli è aumentato ed oggi sono circa 50, che partecipano in modo attivo alla Messa confraternale una volta al mese; curano in modo specifico la propria formazione cristiana; crescono nell’ascolto della parola di Dio e nella vita sacramentale: organizzano o promuovono con le associazioni parrocchiali ed altri enti varie iniziative per la festa annuale in onore della Madonna del Carmine; e si impegnano in altre opere di servizio o di carità, vedendo in Maria vergine e madre il modello della propria vita.

 

p. Emanuele Boaga