Incontro del Carmelo Domestico dell’8 maggio 2015


spirito santo nel matrimonioIl cammino del Carmelo Domestico quest’anno è stato tutto dedicato a Gesù come medico nei momenti di vita quotidiana e nelle crisi della coppia. Per chiudere il ciclo dedicato alla famiglia ed al matrimonio, vediamo ora il ruolo dello Spirito Santo nella coppia, sia nel sacramento e sia nel vissuto. Nelle crisi e’ importante la sua presenza, ed esprime il bisogno di unita’ e di sintesi, rafforzando col soprannaturale il vincolo naturale. Il sacramento del Matrimonio vissuto nello Spirito Santo mostra un parallelo nella relazione nuziale Cristo-Chiesa. Va invocato lo Spirito Santo, in una pentecoste coniugale, e le sue grazie si susseguiranno nella vita degli sposi, con la sua regia. La presenza dello Spirito Santo è evocazione, ossia ricordo e memoria del sacramento che ha unito gli sposi. Nella preghiera, nella eucaristia vissuta assieme, si concretizza la vocazione degli sposi. Questi i momenti forti di intervento del Santo Spirito: invocazione, evocazione, vocazione. Deve essere poi vissuta concretamente nel vissuto, come convocazione dei due sposi negli impegni della vita sociale. La prorogazione altro elemento, ovvero è chiamata ad uscire dalla coppia per andare per le strade del mondo e mostrarsi sposi nello Spirito Santo. Quale e’ l’azione dello Spirito Santo? Come nella Santissima Trinita’ e’ estasi, uscire da noi stessi per donarsi agli altri. Dall’io si va al noi. E’ chenosi, abbassarsi per accogliere l’altro. Perdersi per ritrovarsi, abbassarsi per realizzarsi. Infine la sintesi, da tre persone diverse un solo Dio, cosi per gli sposi partecipi assieme allo Spirito Santo al loro matrimonio, perchè riflesso dell’amore trinitario e’ infatti quello sponsale. La famiglia così puo’ davvero diventare una piccola Chiesa. Aprirsi al di fuori della coppia sia nella figliolanza che nell’accoglienza degli altri,  nell’adozione, nell’affido o nel volontariato in genere, e’ proiettarsi verso l’infinito in feconda proficua creazione. S. Giovanni Crisostomo ci ispiri: ““Ti ho preso tra le mie braccia, ti amo, ti preferisco alla mia stessa vita. L’esistenza presente, infatti, è un soffio, e il mio desiderio più vivo è di trascorrerla con te in modo tale da avere la certezza che non saremo separati in quella futura. Metto tutto l’amore per te al di sopra di tutto e nulla sarebbe per me più penoso che il non essere sempre in sintonia con te” Amore sponsale sarà vivere con lo sposo/la sposa nell’eternita’ quale la piu’ alta aspirazione vocazionale. Rispetto, liberazione dal peccato, coerenza di vita e di cuore, attenzione alla diversita’ delle persone, valorizzazione dei talenti di ciascuno, tenerezza  nell’accogliere, umanita’ e amore di padre: questi i punti dell’approccio di Dio nel rendersi vivo nella coppia. Arrivederci a Settembre amici!!!