Inizio anno pastorale: visita alla abbazia di Farfa

Che tesori nascondono i più prossimi dintorni di Roma! Domenica 15 ottobre padre Mariano ci ha condotti su per le colline della Sabina. Due pullman pieni di amici: parrocchiani, famiglie, suore, carmelitani, anziani, bambini e ragazzi. La nostra meta è stata Farfa e la sua a meravigliosa antichissima abbazia. Nelle colline fuori Roma fino dai primi secoli del Cristianesimo si ritiravano gli eremiti, e qui fu proprio un siriano a fondare nel sesto secolo la prima comunità monastica. Il passaggio dei Longobardi ancora non convertiti distrusse tutto e fu solo all’epoca del Ducato di Spoleto che venne rifondata l’abbazia di Farfa con la donazione di un immenso territorio che dall’Adriatico andava fino a Civitavecchia. Era l’anno mille e Farfa divenne assieme a Cluny in Francia uno dei più importanti centri di cultura dell’Europa medievale. Allora l’abbazia era grandissima ed ospitava anche 500 monaci. A quell’epoca risale la fondazione della sua preziosissima biblioteca, che fu di ispirazione per Umberto Eco nel famoso romanzo Il nome della rosa. La nostra nutrita compagnia della Traspontina ha partecipato alla messa delle 11 con gli abitanti di Farfa e poi abbiamo visitato i suggestivi ambienti dell’abbazia. E che vista sulle colline ricche di ulivi e di casali! Poi un ricco pranzo in una trattoria locale, dove abbiamo brindato al compleanno di padre Jean come una grande famiglia allargata. Un bellissimo inizio per quest’anno pastorale, con tanta voglia di fare, uscire, incontrarci!

Giulia

 

 

Sotto alcune foto-ricordo della giornata.