Con sorpresa la nostra bella chiesa di Santa Maria in Traspontina per l’inizio del triduo pasquale si è riempita, sempre nel rispetto delle norma in vigore, anche prima del solito.
Eravamo proprio in tanti: ragazzi del catechismo, famiglie, nonni, religiosi e religiose.
Il silenzio era alto, e la celebrazione molto partecipata, perché ognuno di noi ha portato con sé il suo fardello, pensosamente.
Padre Massimo ha presieduto la celebrazione assieme a tanti sacerdoti, al nostro Diacono Rinaldo e finalmente i nostri cari Ministranti, ed è stata una messa così diversa per la mancanza della Lavanda dei piedi, e così commuovente sino alla fine, nella Reposizione del corpo di Gesù in attesa della Veglia Pasquale.
Le parole dell’omelia sono state toccanti: Dio si è fatto come noi, perché potessimo diventare come Lui. Gesù è una singolarità nella storia, la sua venuta nel mondo è la chiave per scoprire il progetto di Dio, dall’albore dei tempi, poi nella storia di Israele, quindi nella sua venuta al mondo, morte e resurrezione, e quindi tramite la nostra Chiesa sino a noi, e da noi avanti, all’infinito, sino alla fine dei tempi.
E’ incarnazione dell’amore di Dio, che permette ad ogni essere umano con le sue imperfezioni, la sua materiale vita terrena spesa per gli altri, di giungere all’eternità.
Attendiamo pertanto con trepidazione il passaggio per il Golgota, nella sua passione, puntando gli occhi al terzo giorno quando la promessa di vita eterna ci mostrerà il compimento dell’infinito amore di Dio per tutti noi.
Giulia.
Qui sotto alcune foto della Celebrazione.