INVITO ALLA LETTURA


INVITO ALLA LETTURA

Legge Omofobia. Perché non va.

A Cura di

ALFREDO MANTOVANO,

contributi di 

DOMENICO AIROMA, DANIELA BIANCHINI, FRANCESCO CAVALLO, FRANCESCO FARRI, CARMELO LEOTTA, ALFREDO MANTOVANO, ROBERTO RESPINTI, MAURO RONCO, ANGELO SALVI, ALDO ROCCO VITALE.

Attualmente è in esame al Senato il disegno di legge n. 2005 recante “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”, approvato alla Camera il 4 novembre 2020 e conosciuto come ddl Zan, dal nome di uno dei proponenti. Si tratta di un testo che prevede l’applicazione della sanzione penale sulla base di condotte non ben identificate e che lascia ampio spazio alla discrezionalità dei giudici. Di fatto il disegno di legge ha l’obiettivo di colpire chiunque manifesti opinioni contrarie alla teoria del gender (non a caso nel ddl Zan si usa anche il termine “identità di genere”), ossia quella teoria secondo cui la distinzione fra maschile e femminile sarebbe una costruzione sociale da superare. Bisogna dunque leggere con attenzione il ddl Zan, che in apparenza vuole contrastare le discriminazioni ma che in realtà nasconde al proprio interno norme liberticide e mira alla diffusione dell’ideologia gender nella società, a partire dalle scuole.

Un aiuto alla lettura e comprensione del ddl Zan è offerto da un recente volume a cura di Alfredo Mantovano, magistrato di Cassazione e vicepresidente del Centro Studi Livatino, dal titolo “Legge omofobia. Perché non va”, edito da Cantagalli.

Il volume, che raccoglie i contributi di avvocati, magistrati e docenti universitari del Centro Studi Livatino (www.centrostudilivatino.it), riporta i testi degli articoli del ddl Zan, commentati uno ad uno in modo puntuale e documentato, al fine di mettere i lettori – soprattutto coloro che non hanno una formazione giuridica ‒ nella condizione di comprendere appieno il contenuto del disegno di legge e formarsi un’opinione basata sull’effettiva conoscenza del testo.

Purtroppo l’Editore Cantagalli ha dovuto segnalare pubblicamente in questi giorni il grave attacco subito dal volume, che non è stato reso disponibile in una nota catena di librerie, ove ai clienti interessati all’acquisto è stato risposto che si tratta di un volume fuori catalogo. Ebbene, il tentativo di bloccare la diffusione di questo libro conferma chiaramente due cose: 1. che si tratta di uno strumento efficace di informazione; 2. che i sostenitori del ddl Zan stanno usando ogni mezzo per impedire che le persone sappiano cosa veramente si cela dietro quel disegno di legge.

Domandiamoci: cosa potrebbe accadere se il ddl Zan dovesse diventare legge?

In un libro l'analisi della proposta di legge ZAN | Vita Diocesana Pinerolese