Via Crucis parrocchiale 2023

 


La Croce: fonte di Speranza
“Gesù portò i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, perché non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia.” (1 Pt 2,24). Venerdì 31 marzo 2023 con la Comunità parrocchiale della Chiesa di Santa Maria in Traspontina, ci siamo soffermati a contemplare le tappe della Via Crucis per le Vie del nostro quartiere.
La Via Crucis è come viaggiare nel tempo fino alla Gerusalemme di duemila anni fa, remota provincia dell’Impero romano, divenuta poi Terra Santa. Il Vangelo secondo Matteo ci ricorda le parole di Gesù che dice: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, prenda la sua croce di ogni giorno e mi segua”, e così, per le vie della nostra Chiesa abbiamo cercato di camminare con Gesù.
Vorrei soffermarmi su tre punti cardini della Via Crucis: il giudizio, l’incontro e la caduta.
Gesù fu condannato, flagellato, schiaffeggiato e umiliato ingiustamente, dal Sinedrio, da Pilato e dalla folla provocata dai capi dei sacerdoti. Questo mi ha fatto riflettere quante volte noi, senza pensare, giudichiamo le persone. La Via Crucis ci insegna che invece di giudicare gli altri, noi dobbiamo prima pensare alle nostre fragilità, alle nostre debolezze, ai nostri errori e cercare di rimediarli.
Andando verso il Golgota Gesù incontra Sua madre, Maria, segno di fede e di speranza per tutti noi. Incontra Veronica, simbolo di tenerezza per tutti quelli che soffrono. Poi incontra le donne che piangono per la crudeltà degli uomini. Pensando ai nostri tempi, mi chiedo quante donne oggi piangono perché hanno perso i loro figli nelle guerre, quante piangono perché hanno qualcuno malato in casa, quante soffrono per la crisi economica e ancora, quante gridano perché sono diventate schiave della tratta degli esseri umani. La via della croce è fonte di speranza e di forza per tutti noi e soprattutto per tutti quelli che soffrono.
Gesù cadde sotto il peso della croce non una non due, ma tre volte; viene aiutato da Simone di Cirene che è per tutti noi simbolo di grande generosità e carità. A Simone fu chiesto di portare una croce pesante, un peso imprevisto a cui egli non si tirò indietro. Viene spontaneo chiederci, siamo sempre pronti ad aiutare gli altri? A discernere la voce del nostro cuore e soccorrere chi è nella sofferenza e nel disagio?
Pesa quel legno della croce, perché su di esso Gesù porta i peccati di tutti noi. Qui Gesù è fragile, forse impaurito, umanissimo, sofferente, ma proprio il suo cadere rivela ancora di più il suo immenso amore verso tutti gli uomini. Con le sue cadute Gesù si fa ancora una volta Maestro di vita, ci insegna l’umiltà di accettare le nostre fragilità e di non scoraggiarci per i nostri insuccessi, perché Egli è la nostra Speranza e la nostra luce.

Divya Christopher