Terrasanta: abbiamo incontrato Gesù
In questo titolo c’è la sintesi del nostro pellegrinaggio: tutti si sono rivisti in questa frase: non è stata un’illusione, ma un’esperienza personale di ogni pellegrino.
Cinquantatre pellegrini, metà parrocchiani e metà amici di amici, ma alla fine siamo davvero diventati fratelli e sorelle di una stessa famiglia. Una forte esperienza di amicizia, di cui vi parleranno tra poco sul sito dei prossimi giorni.
Siamo stati fortunati: abbiamo avuto una guida stupenda, preparata in tutto, non un frate o una suora, ma un arabo cattolico grazie Osama!
Alla fine eravamo molto stanchi fisicamente, ma pronti a fare un’altra settimana perché “abbiamo incontrato Gesù”!. Abbiamo pregato per la parrocchia tutti i giorni, specialmente per i nostri malati e per i deboli nella fede. Quando siamo andati al “muro del pianto” – che ormai tutti chiamano “muro della preghiera”, ognuno ha messo un foglietto tra le pietre. Nel mio foglietto ho scritto: “Signore, fa’ che la nostra parrocchia diventi una bella famiglia”.
padre Mariano e padre Iosif
Qui sotto le fotogallery dei vari momenti del viaggio..
VIAGGIO E ARRIVO A TEL AVIV
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MONTE CARMELO
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TABOR
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BASILICA DELL’ANNUNCIAZIONE
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NAZARET
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CANA
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MONTE DELLE BEATITUDINI E TIBERIADE
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FIUME GIORDANO
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CAFARNAO
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GERICO
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QUMRAN
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BETANIA
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GERUSALEMME
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PADRE NOSTRO E CENACOLO
Tenendoci per mano abbiamo recitato il Padre Nostro proprio nel chiostro della chiesa, dove Gesù insegnò a pregare ai suoi discepoli… abbiamo vissuto questo attimo come un bene prezioso, inatteso, indimenticabile!
Visitando il luogo che ospitò l’ultima cena del Signore, nella apparente freddezza e nel silenzio del Cenacolo abbiamo quasi percepito la presenza di Gesù mentre spezza il pane, lo benedice per poi darlo ai suoi e a tutti noi…
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BETLEMME
Non poteva mancare la visita alla vicina Betlemme, in Palestina, e alla Basilica della Natività: inginocchiati davanti alla stella d’argento, che segna il punto preciso della nascita di Gesù, abbiamo vissuto un momento commovente: qui Dio ci è apparso inerme, fragile, debole per scelta…ma è il Dio che noi amiamo proprio perché così imprevedibile, così vicino e così misteriosamente incontrabile!
Nell’Orto degli Ulivi, con i suoi alberi possenti e tormentati che testimoniano il luogo dell’abbandono, del pianto e dell’agonia di Gesù, ci siamo resi conto che, infondo, la Risurrezione inizia già qui, nel fallimento dei nostri progetti, nel credere che sia tutto perduto. Proprio qui, ironia della sorte, Dio ci fa risorgere, ci tira fuori dal fango, regalando pienezza alla nostra esistenza… e allora senti che il vuoto si fa infinito, l’assenza si fa certezza e prendiamo atto che il dolore, limite per eccellenza, non uccide ma trasfigura, non toglie ma scava un tunnel di luce nei recessi dell’anima.
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AIN KAREM
L’ ultimo giorno del nostro pellegrinaggio ci ha visti ad Ain Karem, un grazioso villaggio alla periferia di Gerusalemme, per visitare la chiesa cattolica di San Giovanni Battista, e il Santuario della Visitazione dove, con Maria, la bella fanciulla di Nazaret, abbiamo cantato il nostro Magnificat di lode e ringraziamento…abbiamo ringraziato il Signore per averci donato questa bellissima opportunità e la condivisione di tanti momenti, a volte intensi ed emozionanti, vissuti durante questi giorni, che non potranno mai più essere cancellati dai nostri cuori. Come ultima, davvero ultima tappa, siamo saliti sul Monte dei Ricordi per visitare il Museo Yad Vashem, il monumento delle vittime dell’olocausto. Usciti dal “Memoriale dei Bambini” dove sono ricordati i nomi di tutti i bimbi ebrei uccisi durante la Shoah, ci siamo sentiti scossi e profondamente turbati: questo ci ha invitato, aldilà di tutto, a riflettere e comprendere…”Ti chiediamo perdono, Signore, per il comportamento di quanti, nel corso della storia, hanno fatto soffrire questi tuoi figli”…così era scritto nel fituch che Giovanni Paolo II lasciò tra le pietre del Muro del Pianto!
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VEDUTE E CURIOSITA’ VARIE
Alcune vedute e curiosità della Terra Santa
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