E. Boaga: dal giornalino n° 5


Il territorio parrocchiale dal settecento ad oggi

dal giornalino n°5 – ottobre 2011

Come ricordato nell’articolo precedente, lo stato delle anime del 1704 conferma la descrizione dei confini del territorio parrocchiale della Traspontina riportati nella relazione del 1640, e aggiunge che lo stesso territorio arrivava fino a Ponte Milvio escluso. In particolare tutta la campagna che da Castel S. Angelo giungeva a questo ponte e da questo alle pendici di Monte Mario e alle mura della città leonina fino a Porta Castello era divisa tra le parrocchie di Traspontina e di S. Lazzaro dei Lebbrosi sulla via Trionfale. Punto di divisione delle rispettive giurisdizioni era la linea che partendo da Porta Castello si dirigeva al nord: a destra la parte spettante a Traspontina, con 50 vigne, e a sinistra quella di S. Lazzaro con un numero superiore di vigne. Inoltre, sempre dallo stesso stato delle anime del 1704 si vengono a conoscere il nome di alcuni vicoli che animavano il tessuto urbano compreso nel territorio della parrocchia tra Borgo Nuovo e Borgo S. Angelo, ossia il vicolo dei Frati o della Traspontina, il vicolo del Villano (che comprendeva due diramazioni, la prima era il tratto che dalla metà del vicolo di Traspontina portava a Piazza di Porta Castello, ora Piazza Pia, e la seconda, a metà del vicolo, lo univa con Borgo S. Angelo). Inoltre si accenna all’ “Isola dei Travertini”, o deposito per il marmo travertino in uso di Castel Sant’Angelo, situato presso di esso.

Gli abitanti nel 1704 erano 1452, saliti nel 1775 a 2012, compresi i 594 tra militari, prigionieri ed altri in Castel S. Angelo.

Nel 1824 fu fatta a Roma una nuova delimitazione delle parrocchie, che furono ridotte prima a 81 e poi a 54. Tra le parrocchie soppresse v’era quella di S. Giacomo a Scossacavalli, il cui territorio venne incorporato dalla parrocchia della Traspontina. Con questa incorporazione aumentò il numero degli abitanti a 3116, tra cui, oltre quelli in Castello, vi erano ben 404 detenuti nel carcere che si trovava presso la suindicata parrocchia soppressa. Nel 1850 lo stato delle anime numerava 3449 abitanti, compresi i soldati di Castello e gli ospiti nelle locande, mentre 847 erano le famiglie.

Negli anni seguenti a Roma capitale sorge il rione Prati. Ciò porta mutamenti al territorio della parrocchia che nel 1902, come attesta una mappa, non ha più il territorio fino a Ponte Milvio, ma quello ristretto in Prati fino al viale delle Milizie, caserme comprese. Inoltre, con il sorgere in Prati di nuove parrocchie, parte del territorio della Traspontina passò sotto alla loro giurisdizione: il 20 maggio 1905 con la erezione della parrocchia di S. Gioacchino in Prati, affidata ai Padri Redentoristi, e il 10 dicembre 1917 con la nuova parrocchia del S. Cuore di Gesù in Prati, affidata ai Missionari del S. Cuore.

Gli sventramenti per fare la Via della Conciliazione e l’ulteriore sistemazione urbanistica del rione di Borgo, fecero sparire alcune vie e molte abitazioni che si trovano nell’ambito del territorio della parrocchia di Traspontina, sotto la cui giurisdizione era allora posto anche lo stabilimento balneare del «Ciriola» nel greto del Tevere.

Il 7 gennaio 1986, a seguito di una nuova ristrutturazione delle parrocchie romane, è stata soppressa la parrocchia di S. Spirito. Il suo territorio è stato così incorporato dalla nostra parrocchia di Traspontina, la cui popolazione attuale è di circa 6000 persone, mentre il numero delle famiglie è di 1700.

 

p. Emanuele Boaga