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La Cupola
LA CHIESA – LA CUPOLA
Castel Sant’Angelo ha influito largamente sulle dimensioni della cupola, poiché dovette essere costruita in modo da non impedire il tiro dell’artiglieria. Il Mascherino trovò la soluzione adatta e la impose con la costruzione dei massicci piloni anteriori. Però la cupola non è del Mascherino, per quanto, con molta probabilità, i suoi disegni furono abilmente sfruttati.
Il tipo di struttura di sostegno – di cui non si ricorda almeno in Roma altro esempio – ben si adatta alla sagoma della cupola fortemente spingente perché priva di tamburo, essendo impostata sopra una semplice fascia basamentale e conformata esternamente a tiburio. Il Peperelli nel 1637 l’alzò fino alle otto finestre, mentre il Brogli (già capo mastro del Peperelli) la completò nel 1668 su proprio disegno. La decorazione è del 1893. I quattro pennacchi, rappresentanti i due patriarchi carmelitani Elia ed Eliseo, S. Pier Tommaso patriarca di Gerusalemme e il vescovo S. Andrea Corsini, dovrebbero essere del medesimo autore dell’affresco della sagrestia. Come questo, infatti, hanno colori a tonalità azzurrine, perlate, finissime, nonché forme larghe fortemente.