Incontro dei cresimandi e genitori a Focene..


La giornata non era delle più belle, ma il sole tra le nubi ha fatto capolino più volte, sino alla nostra partenza sotto la pioggia. Innanzitutto una bellissima sorpresa è stato il luogo del ritiro, una struttura nuova, in mezzo ad un curatissimo giardino, piccola il giusto da imparare subito ad orientarci ed a conoscere le tre suore carmelitane che ci hanno accolto con calore ed allegria. Eravamo ad un passo dalla spiaggia di Focene ma non l’abbiamo vista, perché ci siamo dedicati subito a fare gruppo tra genitori, approfondendo la conoscenza e rompendo un po’ il ghiaccio attorno alla macchinetta del caffè. I nostri ragazzi si sono fatti vedere solo dopo un po’, finito il lavoro di preparazione spirituale che assieme ad Ambretta, Rita, Padre Jean e Fabrizio hanno svolto nel corso di due giorni e una notte, tra sabato e domenica. Erano allegri come garrule rondini, e dopo i baci e abbracci di benvenuto a noi genitori son corsi a giocare nel prato. Alle 11 la Santa Messa nella bellissima luminosa chiesetta dell’Istituto, presieduta da Padre Jean assistito dal nostro diacono Rinaldo, presente come papà prima che assistente spirituale alla truppa dei cresimandi. Canzoni allegre, candele significative, parole importanti nella spiegazione dei testi che per questa domenica vedeva come protagoniste le vergini sagge e quelle stolte. La spiegazione della parabola che ci ha dato padre Jean – come sempre con semplicità ma ben incisivo – è che ognuno deve attrezzarsi da sé per prepararsi all’incontro con Dio, senza fare il furbo ed il pigro approfittandosi del lavoro degli altri. Ognuno insomma è responsabile delle proprie scelte!

Dopo la funzione tutti noi genitori (bellissima cosa, erano presenti tutti i papà, grazie al fatto che eravamo domenica!) ci siamo riuniti assieme per parlare del significato della Cresima, per partecipare davvero dell’impegno che domenica prossima vedrà per protagonisti i nostri figli. Abbiamo ricordato il nostro vissuto, magari con delle differenze rispetto a quello che oggi ha scelto di fare la Chiesa. Rinaldo ci ha guidato alla scoperta sia del valore della Cresima, o Confermazione nel suo nome “alternativo”, sia della storia di questo sacramento, dai primi secoli dopo Gesù sino ad oggi. E’ stato molto interessante e coinvolgente capire tutti i vari passaggi, e alla fine vedere un piccolo significativo video sull’importanza dei valori davvero importanti che noi genitori siamo chiamati a dare ai nostri figli, sin dalla loro nascita e già con il loro battesimo.

Per cercare di fare una sintesi, la Cresima o Confermazione nasce assieme a Battesimo e Prima Comunione, nelle conversioni al cristianesimo dei primi secoli, come un unico rito nella notte di Pasqua che veniva a chiudere un periodo di due anni di studi per approfondire la conversione. Dopo due secoli, quando la Chiesa esce dal periodo delle persecuzioni e diventa religione di Stato, la moltitudine di genti da convertire ha necessariamente richiesto tempi più rapidi, con la somministrazione del Battesimo a tutti, poi la conferma da parte del Vescovo di tale ingresso (ed ecco la Confermazione/Cresima, perciò unzione) ed infine la partecipazione al banchetto Eucaristico con la prima Comunione. Per molto tempo Cresima e Prima Comunione, in quest’ordine, sono stati sacramenti somministrati in una unica cerimonia fino a che, dopo il Concilio Vaticano II, si è voluto far arrivare con una maggiore consapevolezza i ragazzi – a 13 o 14 anni – alla Cresima, posticipata rispetto alla Prima Comunione che è invece fatta a 9/10 anni. Solo gli adulti che chiedano il battesimo hanno ancora modo di seguire l’antico cammino di conversione in due anni, che si chiude con tutti e tre i sacramenti assieme, somministrati dal Vescovo.

Cresima è discesa dello Spirito Santo tramite l’imposizione delle mani da parte del Vescovo, unzione con l’olio benedetto che riconferma (Confermazione) il battesimo ed infatti utilizza lo stesso olio del battesimo ma a soggetti più consapevoli. E’ però anche “conformazione” alla figura di Gesù di cui il cresimando si impegna a seguire i passi. E’ impegno a diventare parte attiva della Chiesa avendo ricevuto la forza dello Spirito Santo. Una volta si parlava di diventare soldati di Dio, e il vecchio rito prevedeva un piccolo schiaffo da parte del Vescovo al cresimando. Questo derivava dal rito dell’antica Roma del pater familias che “metteva alla prova” il figlio nell’accoglierlo tra gli adulti, disponibili da là avanti anche a partecipare alla guerra. Ora il vescovo – oltre ad imporre le mani – segna la fronte con l’olio santo e chiama per nome il cresimando, dicendogli “….. ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono” e quindi porgendogli la mano gli dice “La pace sia con te”: è questa la frase che indica la partecipazione alla comunità della Chiesa degli “adulti” del cresimato. Si parla di sigillo perché è sacramento dato – come il battesimo e l’ordine sacerdotale – una volta per tutte, senza poter essere levato o ridato una seconda volta.

Alla riunione è seguito il pranzo, condividendo la sala con un piccolo nucleo di suore carmelitane di clausura ospiti della struttura per un convegno, che hanno apprezzato la nostra chiassosa compagnia associandosi al canto di ringraziamento per il cibo e battendo le mani sul tavolo a ritmo. La cucina ha trovato concordi consensi sia per qualità sia per quantità, ed ha unito le tavolate in allegria. Alla fine abbiamo omaggiato Ambretta per aver seguito con amore e pazienza per ben 5 anni i nostri ragazzi, diventandone davvero una mamma spirituale ed una importante figura di riferimento per loro. L’impegno di tutti è di non far finire la loro partecipazione alla vita parrocchiale, e proseguire il cammino assieme a Fabrizio ed ai ragazzi più grandi per rendere sempre più vitale la nostra Parrocchia.

Il ritorno a casa personalmente mi ha fatto ritrovare una figlia più allegra, più dolce di quando era partita, e questo mi ha fatto davvero credere che nel suo cuore il Signore ha messo un seme…….che la prossima Domenica sboccerà in una piccola donna!

 

Focene, 12 Novembre 2017