Adozioni-Sostegno a distanza
MISSIONI – ADOZIONE SOSTEGNO A DISTANZA
(PAGINA IN AGGIORNAMENTO. Per qualsiasi informazione telefonare in parrocchia.)
PREMESSA
Si tratta di uno strumento che concretizza il proprio desiderio di aiutare le persone meno fortunate continuando a farle vivere nel loro paese d’origine, partecipando ad un progetto efficace e duraturo dei MISSIONARI carmelitani che vivono in Congo, Colombia e Romania. Si tratta di un SOSTEGNO a distanza che non si basa su sentimenti momentanei, ma sulla promozione e condivisione fraterna, duratura e costruttiva. Si possono adottare bambini, ragazzi, famiglie, studenti, seminaristi. il bambino povero
L’ADOZIONE E’ INSERITA IN UN PROGETTO GLOBALE
* Il bambino povero o la famiglia da seguire con il sostegno a distanza, purtroppo, non rappresentano un caso singolo in un contesto dove tutto funziona. Al contrario, esistono situazioni strutturali che generano continuamente ingiustizie e che investono, in particolare, i popoli del Terzo mondo.
* Per questo il sostegno a distanza deve essere integrato in una progettazione globale che tenta di arrivare alla radice del male. Interlocutore privilegiato e protagonista di questa progettazione è la comunità locale, per non cadere nell’errore di decidere in Italia quello che si deve fare in paese povero, prevaricando i rapporti umani.
* La comunità locale, nel nostro caso, è costituita dai Carmelitani italiani e locali che vivendo sul posto conoscono i problemi culturali in tutta la loro complessità disponendo delle adeguate strutture per intervenire
* Proprio per questo la nostra scelta è di chiedere all’offerente italiano di porre la sua fiducia principalmente in queste comunità e non in una fotografia, in un indirizzo e in una scheda. Queste informazioni possono anche eventualmente esserci, ma non sono la condizione indispensabile per il sostegno. Le comunicazioni e il servizio postale spesso, nel nostro paese, non funzionano secondo le nostre aspettative, figuriamoci dove non c’è elettricità, le strade non sono asfaltate e il Paese è diviso e in guerra. Tra l’altro è nostro dovere semplificare il lavoro del missionario e del suo corrispondente senza aggiungere complesse strutture di segreteria che sottraggono energie preziose all’intenso lavoro quotidiano e, non ultimo, anche denaro che potrebbe essere meglio impiegato.
* L’esigenza legittima di essere sicuri che i soldi giungano a destinazione, che siano usati per lo scopo indicato e di essere informati sullo sviluppo della situazione, sono garantiti da relazioni periodiche corredate di documentazione fotografica inviate a tutti gli offerenti. Inoltre, sono garantiti dall’incontro diretto con il missionario quando passa nelle nostre chiese. È sempre possibile, per chi può permetterselo, recarsi sul posto e vivere un periodo di tempo condividendo la vita e il lavoro della comunità locale in favore della gente.
PUNTI FERMI
* Oggi molte agenzie propongono il sostegno a distanza, ma abbiamo l’impressione che le finalità e le conseguenti metodologie si differenzino. Noi abbiamo scelto come criterio fondamentale la formazione alla condivisione tra noi e i bambini, le famiglie, gli studenti, i seminaristi.
* L’obiettivo primario riguarda noi offerenti ed è la formazione di una coscienza che si fa carico, per motivazioni etiche, della situazione di ingiustizia sociale nei confronti di centinaia di milioni di bambini, donne, uomini che nascono in contesti di estrema povertà e di privazione della dignità umana.
* Il sostenitore italiano deve essere educato, anzitutto, alla consapevolezza di un’interdipendenza tra i paesi ricchi e poveri, tra sviluppo e sottosviluppo di solito scarsamente conosciuta. L’obiettivo è quello di dare al maggior numero possibile di persone pari opportunità di accedere ad uno sviluppo umano stando attenti a non creare “privilegiati” rispetto all’ambiente d’appartenenza.
ADOZIONI
Il sostegno a distanza non può essere considerato un fatto privato o individuale che raggiunge una singola persona E’ il tessuto sociale ed economico che va affrontato e modificato per fermare alla radice il disordine che genera le difficili condizioni in cui vivono milioni di famiglie e, quindi, i loro bambini.
A tale scopo il Gruppo Missionario Parrocchiale e la CARITAS CARMELITANA(Organismo della Famiglia Carmelitana Italiana) operano per realizzare una missione profetica e una solidarietà internazionale. Essi uniscono l’intervento sulle famiglie per mezzo di offerte singole con interventi strutturali, ossia progetti di sviluppo di ampio respiro che capaci di raggiungere migliaia di persone, specialmente attraverso la formazione di animatori, e di dare loro dignità personale, sicurezza per la propria salute fisica e morale, capacità di lavoro.
L’adozione-Sostegno comporta un impegno che non si esaurisce una volta tanto, ma dura alcuni anni, da stabilire tra le parti interessate. Non è un’offerta sporadica, ma si prefigge uno scopo da raggiungere che può essere verificato nel tempo.
DIVERSE PROPOSTE D’IMPEGNO
1. Adozione-sostegno di un bambino/a, ragazzo/a per permettergli uno sviluppo sano e la possibilità di affrontare gli obblighi scolastici: un’offerta di almeno € 25,00 al mese o di € 300,00 all’anno per un periodo da concordarsi.
2. “Progetto: Adotta un Papà o una Mamma” adozione di una famiglia per aiutarla a superare un periodo di crisi dovuta a disoccupazione, morte di un adulto, gravi necessità sanitarie o altre emergenze: un’offerta di € 25,00 al mese o di € 300,00 all’anno per un periodo da concordarsi.
3. Adozione-sostegno di uno studente o di un seminarista per prepararlo alla sua missione sociale e/o ecclesiale: impegno costante per il periodo degli studi che in genere dura 5 anni. Un’offerta di € 100,00 al mese che si possono anche versare in due rate semestrali (a giugno e a dicembre).
Le offerte possono essere versate
1) ai sacerdoti della Parrocchia o al Gruppo Missionario Parrocchiale della Traspontina
2) versamento su ccp n. 96844006 intestato a:
Provincia Romana dell’Ordine Carmelitano
V.le Monte Oppio, 28 – 00184 Roma
Causale: Missione Carmelitana nella R.D. del Congo